La cura del bambino e inserimento
Le cure offerte quotidianamente attraverso momenti ritualizzati e riconoscibili consentono ai bambini di stare bene al nido perché ogni scansione dei tempi sostiene il bambino nelle sue esperienze e lo aiuta ad affrontare le normali difficoltà incontrate nella giornata trascorsa al nido, come il distacco dal genitore o il conflitto con un coetaneo per un gioco conteso. La giornata al nido prevede momenti di cura improntati a rispondere alle necessità individualizzati dei bambini.
L’inserimento di ogni bambino al nido è un momento molto delicato perché rappresenta la prima esperienza di distacco dai genitori, dalla madre in particolare, per essere inserito in un ambiente sociale. Il bambino esce dalla cerchia ristretta delle relazioni familiari per ampliare i suoi rapporti con altre figure adulte di riferimento e soprattutto con i coetanei. Si tratta di un’esperienza complessa e molto coinvolgente a livello emotivo e per questo va preparata e mediata con consapevolezza e professionalità, ricorrendo ad adeguate strategie di intervento, sia da parte dell’educatrici sia dei genitori. Le diverse emozioni che affiorano in questo passaggio generano reazioni diverse che dipendono da molti aspetti tra i quali l’età del bambino, il suo temperamento e le esigenze della famiglia. Una madre (e un padre) serena(i) e fiduciosa(i) trasmette(no) serenità al figlio nel distacco e dare fiducia al bambino significa essere certi che è in grado di superare un momento difficile. Infatti anche i genitori vivono emozioni intese perché devono lasciare il loro bambino alla cura di altre figure adulte. E’ proprio per sostenere questo delicatissimo passaggio che si richiede la presenza, almeno nei primi giorni, della mamma o del papà. La presenza di un genitore facilita l’inserimento del bambino e sostiene le prime esperienze di distacco. In ogni caso gradualità e flessibilità rappresentano le strategie più adeguate per favorire la relazione con l’educatrice di riferimento. In questi giorni, inoltre, il genitore ha anche modo di capire come funziona il nido e conoscere più da vicino le educatrici. Dopo i primi giorni insieme si sperimentano, sempre gradualmente, i primi distacchi, che saranno differenziati per ogni bambino a seconda delle loro reazioni.
Accoglienza e uscita
Parlare delle routines di entrata e di uscita è parlare del “ lasciare e del ritrovare” riconoscendo in queste parole il valore dei rapporti e delle relazioni del bambino con i genitori. Le educatrici, nel momento dell’accoglienza, scambiano con i genitori alcune informazioni riguardanti i loro figli e cercano di utilizzare modalità, atteggiamenti, strategie e gesti per rendere la separazione il più serena possibile. Al momento dell’uscita le famiglie riceveranno un breve resoconto sull’andamento della giornata (tramite un foglio informativo giornaliero che riporta le informazioni principali). Per informazioni più particolareggiate è invece più opportuno richiedere un colloquio in un altro momento, al fine di salvaguardare la tranquillità e la sorveglianza adeguata dei bambini durante il momento di uscita.
Cambio e cura personale
Nel momento del cambio si crea una relazione individuale tra bambino ed educatrice, attraverso gesti e contatti che consentono ad ogni bambino di sentirsi accudito e supportato nel passaggio graduale verso l’autonomia.
Accompagnamento al sonno
Durante il riposo i bambini hanno bisogno di sentirsi sicuri e accompagnati da adulti premurosi e accoglienti per questo le educatrici curano la routine del riposo pomeridiano con attenzione all’ambiente e la vicinanza ai bambini che lo richiedono. Per facilitare l’addormentamento i bambini possono portare da casa il proprio oggetto transizionale (peluche, ciuccio…).
Norme igienico- sanitarie
L’asilo nido è una comunità in cui è tutelata la salute di ciascun bambino. Genitori ed educatrici sono tenuti a informarsi reciprocamente sullo stato di salute del bambino. Qualora il bambino presenti sintomi di malessere o malattia durante la permanenza al Nido, a tutela del bambino e per il rispetto del benessere degli altri bambini, il personale è tenuto ad avvisare i genitori e a intervenire secondo modalità concordate con i Pediatri di base. La richiesta di riportare il bambino dal nido a casa può verificarsi in caso di:
- Febbre superiore a 37,5 ° (interna)
- Turbe gastrointestinali: diarrea con scariche frequenti, vomito ripetuto
- Congiuntivite con secrezione
- Stomatite
- Manifestazione cutanea: sospette malattie infettive, esantemi o papule diffuse
- Verruche
- Ripetersi di episodi febbrili ravvicinati
- Sospetta ossiuriasi o altra parassitosi intestinale
- Pediculosi
Quando il bambino sarà guarito potrà riprendere a frequentare il nido. I genitori presenteranno, senza obbligo, il certificato medico di riammissione se rilasciato dal medico, o la sostitutiva autocertificazione, indipendentemente dal numero di giorni di assenza. È consigliabile non portare al Nido bambini ancora in terapia farmacologica antibiotica o prima della fine del periodo di convalescenza.
La giornata tipo
Orario | attività |
7:00 alle 9:15 | Accoglienza |
9:30 | Spuntino – merenda |
9:45 alle 11:00 | Attività previste dalla progettazione |
11:00 | Preparazione al pranzo e il pranzo. |
12:00 | Attività di rilassamento e igiene |
12:45 | Riposo |
14:45 | Merenda |
15:30 | Gioco ricreativo |
16:00 | Prima uscita |
17:30/18:00 | Seconda uscita |
Il personale educativo
Negli incontri di équipe educativa si predispone il progetto educativo e vengono ridefiniti in modo ricorsivo gli obiettivi, le strategie e i percorsi operativi; – la coordinatrice pedagogica, si fa garante delle condizioni istituzionali indispensabili per fare dell’équipe un soggetto di apprendimento e un luogo di confronto e di crescita professionale. – vengono previsti incontri di équipe periodici; – il personale ausiliario partecipa alle riunioni d’équipe per favorire la condivisione del progetto educativo; – si utilizzano strumenti che favoriscono la socializzazione quotidiana delle informazioni, ad esempio: bacheche, lavagne, quaderni – si cura la documentazione di percorsi educativi – si utilizzano sistematicamente strumenti e modalità di osservazione dei bambini e del contesto concordate in équipe in relazione al progetto educativo.