Laboratorio di Inglese
Giocando e cantando i bambini si avvicinano alla lingua inglese. E’ di fondamentale importanza favorire un approccio alla lingua straniera già durante il primo percorso scolastico, quello appunto della scuola dell’infanzia.
Sin dalla più tenera età i bambini assimilano moltissime informazioni provenienti dal mondo esterno, è dunque compito della scuola dell’infanzia suscitare nel bambino curiosità verso l’apprendimento di un nuovo codice linguistico, che verrà poi approfondito negli anni successivi della scuola primaria.
Le attività didattiche saranno strutturate sulla base delle effettive capacità cognitive e sugli interessi dei bambini e pertanto adattate in itinere. Ogni bambino prenderà confidenza con la nuova lingua seguendo un processo naturale e induttivo: l’insegnante si servirà di stimoli uditivi e visivi adeguati allo sviluppo cognitivo che fanno riferimento esclusivamente alla dimensione orale della lingua. Coinvolgerà i bambini utilizzando un linguaggio iconico e musicale e proporrà, inoltre, delle attività motorie utili al bambino per fare esperienza concreta di un lessico nuovo. Un’ora a settimana, il tutto avverrà come in un gioco!
-Laboratorio di Musica
Il bambino quotidianamente vive in un mondo caratterizzato dalla presenza simultanea di stimoli sonori diversi, il cui eccessivo e disorganico sovrapporsi può comportare il rischio sia di una diminuzione dell’attenzione e dell’interesse per il mondo dei suoni, sia di un atteggiamento di recezione soltanto passiva. L’avvicinamento, l’acquisizione e l’approfondimento del linguaggio musicale mira a fornire ai bambini gli strumenti idonei a conoscere, sperimentare la realtà sonora e musicale in cui sono inseriti, offrendo loro gli strumenti per “parlare” ed esprimersi mediante tale linguaggio stabilendo, tramite esso, relazioni con gli altri.
Nel bambino la musica è una forma di espressione primaria, che si affianca e si lega strettamente alla parola, al movimento, all’immagine. Con i suoni della voce, degli oggetti dà vita al suo mondo interiore di affetti e di pensieri.
-Ginnastica (attività motorie)
I bambini prendono coscienza del proprio corpo, utilizzandolo fin dalla nascita come strumento di conoscenza di sé nel mondo, del reale e dell’altro. Per questo motivo il lavoro fondamentale di consapevolezza a quest’età comincia dal fatto che il bambino sia e diventi più consapevole di sé, del proprio corpo e di quello che accade nel suo corpo e fuori. L’insieme delle esperienze corporee vissute costituisce un significativo nucleo per lo sviluppo di un’immagine di sé. Aiutarlo a scoprire, conoscere ed utilizzare il proprio corpo, avvicinarsi agli altri, vuol dire accompagnarlo verso una crescita completa e favorevole della personalità che mira a star bene con se stessi e con gli altri. In base al valore dell’esperienza, il bambino, infatti, percepisce il senso di adeguatezza e si sente all’altezza della situazione. L’idea di sé positiva contribuisce all’ equilibrio della personalità. Il corpo é centrale per la costruzione dell’immagine favorevole di sé, occupa un posto unico ed indiscutibile nello sviluppo del bambino. Il corpo permette al bambino di muoversi ed agire nello spazio e nel tempo, è il primo fattore di apprendimento: cercare, scoprire, giocare, saltare, correre…. a scuola, è fonte di benessere e di equilibrio. Esso ha potenzialità espressive e comunicative che si realizzano in un linguaggio caratterizzato da una propria struttura e da regole che il bambino impara a conoscere attraverso specifici percorsi di apprendimento.
Ecco perché dare opportunità di conoscere le proprie potenzialità è un’occasione preziosa per armonizzare mente e cuore, azione e riflessione. Il progetto sarà rivolto a tutte le sezioni della scuola dell’infanzia, ovvero ai bambini dai 3 ai 5 anni. Le attività saranno gestite dall’insegnante di Educazione Fisica con la collaborazione degli insegnanti tutor di ogni sezione.
Altri Laboratori pomeridiani
-Angolo della lettura
La creazione di uno spazio dedicato al libro nasce dall’esigenza di favorire un approccio positivo verso il mondo della lettura.
Il libro è uno strumento prezioso e nella scuola dell’infanzia è di particolare importanza perché leggere induce nei bambini un’ accrescimento di fantasia e creatività; favorisce le capacità logiche e ampia le competenze linguistiche, oltre a sviluppare l’attenzione e la concentrazione.
Il libro non è solo “nutrimento per la mente” (nel senso di favorire gli apprendimenti e le conoscenze), ma nutre l’anima, allena l’emotività, fa scoprire i sentimenti, sviluppa la fantasia, stimola il linguaggio… e consolida nel bambino l’abitudine a leggere, abitudine che si protrae nelle età successive grazie all’approccio precoce legato alla relazione.
-L’orto
Il lavoro della terra regala ai bambini una grande gioia, il rispetto per la natura, le conoscenze dei cicli delle piante e delle stagioni, del modo di produrre il cibo e di alimentarsi correttamente senza creare rifiuti. Essere protagonisti attivi nell’orto della nostra scuola vuol dire tornare a usare le mani per scoprire il mondo. La terra, vissuta come via educativa, è un’ottima maestra: ci insegna a rallentare e a rispettare i tempi naturali, a saper attendere in quest’epoca senza più tempi di attesa. Può essere inoltre un’occasione per ritrovare la buona abitudine del fare con consapevolezza, a riflettere e a documentare per conservare nella memoria. Prendersi cura della terra e dei suoi elementi favorisce l’acquisizione di una maggiore confidenza con il proprio corpo, l’autonomia, l’autostima, e l’equilibrio dei bambini.
-Mandala
La tecnica del mandala aiuta i bambini a colorare con più accuratezza e precisione, ad usare i colori primari e secondari, sopratutto a liberare la creatività ottenendo equilibrio e tranquillità.
Obiettivi:
- Sviluppare la creatività,
- sviluppare le capacità grafo-pittoriche, oculo-manuali,
- sviluppare la motricità fine,
- scaricare le tensioni e l’aggressività, infatti i mandala permettono al bambino di concentrarsi, ottenendo equilibrio e tranquillità,
- conoscere ed usare semplici figure geometriche (forme simmetriche poste attorno a un centro),
- manipolare i colori, le infinite possibilità di mescolarli ed usare varie tecniche di coloritura.
-Canti e giochi
Sappiamo che la musica influisce positivamente sulla formazione del cervello, accresce l’intelligenza, la sensibilità e il senso estetico del bambino.
Nella educazione musicale il canto favorisce il coordinamento motorio, l’attenzione, la concentrazione, il ragionamento logico, la memoria, l’espressione di sé, il pensiero creativo.
Inoltre è un ottimo strumento di socializzazione, esperienza corale in cui vivere e liberare le proprie emozioni, ascoltare il proprio corpo e ciò che lo circonda, mettendo in gioco la personale capacità di improvvisare e usare l’immaginazione.
Cantare permette al bambino di apprezzare e condividere questa gioia con il gruppo e aumenta la sua sensibilità nei confronti dell’espressione musicale ponendo le basi per ulteriori sviluppi come suonare uno strumento o creare musica.
Obbiettivo
-Sviluppare la sensibilità musicale (canto) del bambino, trasmettergli cioè le basi del linguaggio musicale attraverso una serie di attività allegre e stimolanti adatte alla sua età.
-Scacchi
Gli scacchi sono un gioco universale, antichissimo, di origine leggendaria, che mette insieme Oriente e Occidente, e presenta aspetti cognitivi, affettivi, immaginativi che, coinvolgendo varie dimensioni dello sviluppo del bambino, sono adatti per progetti educativi e rieducativi indirizzati a diverse fasce di età, cominciando dalla scuola dell’infanzia, la loro funzione educativa fu intuita solo verso la fine del secolo scorso e confermata nei decenni seguenti (da Frank, D’Hondt, 1979; a Bilalic, McLeod, Gobet, 2007), quando fu messo in evidenza che la loro pratica coinvolge diverse attenzioni e memorie, e i processi di pensiero (intuizioni e deduzioni, astrazioni, uso di linguaggi e di intelligenze diverse) prevalentemente non verbali. Gli scacchisti non possono ragionare in modo indipendente, devono pensare l’uno sul pensiero dell’altro, in una situazione che li costringe ad assumere una posizione metacognitiva ben finalizzata. Queste caratteristiche contribuiscono a rendere il gioco degli scacchi un’attività sportiva in cui i piccoli giocatori possono esprimere la propria aggressività all’interno di una cornice con regole e limiti bene definite; inoltre, per la sua dimensione socializzante, il gioco degli scacchi stimola l’integrazione sociale.
La Giornata e la didattica a Scuola
-Il Tempo
Il tempo e lo spazio della scuola sono il contesto quotidiano nel quale l’insegnante e i bambini vivono la loro esperienza. A scuola il bambino sperimenta il “tempo” nello scorrere della giornata: un “tempo” dato dalla successione di momenti, ognuno dei quali collegato all’altro; ogni giornata tende a ripetere con metodicità gli stessi momenti così da creare punti stabili di riferimento. In questa dimensione tutto acquista significato e ciascun bambino sperimenta la sicurezza di sapere dov’è, con chi è e cosa può fare. La routine quotidiana diventa così per il bambino l’incontro con un tempo conosciuto e sicuro, un tempo atteso e previsto che, garantendo una sicurezza, stimola all’esplorazione e alla scoperta. L’accoglienza, la cura di sé, il pranzo, il gioco, le diverse proposte dell’adulto sono tutti momenti educativi; l’educatrice infatti è quindi tesa a valorizzare ogni circostanza e istante della giornata.
-L’accoglienza
E’ un momento importante e delicato perché il bambino arrivando a scuola deve percepire che qualcuno è pronto a prendersi cura di lui, lo attende e lo introduce all’incontro con i compagni, gli altri adulti e l’ambiente E’ il momento in cui i bambini sono aiutati a riconoscersi parte di una comunità.
-La preghiera e lo spuntino
Ringraziando ogni mattina il Signore per la bellezza del mondo che ci circonda iniziamo con gioia e amicizia ogni giornata, e a seguire la semplicità di un breve spuntino ci prepara ad iniziare con energia la nostra giornata.
-La presenza
I bambini, tutti insieme, rispondono “sono presente” all’appello dell’insegnante vengono così aiutati a prendere coscienza di sé e a stare di fronte alla proposta dell’adulto.
-L’attività didattica
E’ il momento in cui l’INSEGNANTE pensa ad una proposta che continua e si sviluppa nel tempo: a volte è l’incontro con un personaggio che coinvolge i bambini in un’avventura, altre volte è il racconto di una fiaba che ci coinvolge in un percorso, non ultimo la sollecitazione che può venire da un bambino e che l’INSEGNANTE raccoglie e rielabora come proposta per tutti. Questa modalità nasce dalla consapevolezza che dentro un’esperienza globale avviene per il bambino un reale passo di crescita e di conoscenza. Vivere un’esperienza insieme al bambino è un modo di pensare la programmazione in cui l’adulto accompagna il bambino nella scoperta della realtà suscitando un interesse, generando una curiosità, facendo emergere delle domande. In questa dinamica le proposte favoriscono lo strutturarsi per il bambino di un percorso individuale dove l’adulto non si sostituisce, ma può porre le condizioni perché tale percorso si possa realizzare e diventi per il bambino una possibilità di conoscere e fa proprie le cose.
Sempre nella relazione accade qualcosa che non è previsto, questo favorisce ulteriormente un cammino di conoscenza e di apertura alla realtà. L’attività viene supportata anche da materiale individuale dei Bambini che si identificano nel “libro didattico” adottato ogni anno.
-La cura di sè
Riguarda tutti quei gesti di vita quotidiana, come l’andare in bagno, il lavarsi le mani, il riordino dell’aula, l’attenzione alla propria persona, durante i quali il bambino è aiutato e rassicurato dall’adulto che però non si sostituisce a lui, queste azioni sono infatti la possibilità di una scoperta corporea e di una educazione all’ordine e alla bellezza.
-Il Pranzo
Il mangiare assume per il bambino un grande valore simbolico e affettivo. L’adulto presente in refettorio insieme ai bambini crea un momento di intimità particolare; è qui che alcuni raccontano di sé, della propria casa favorendo il crescere dei legami.
-La Nanna
Il riposo è un momento importante e necessario per i Bambini di questa età; condividerlo con gli altri, attendere i tempi diversi, saper rispettare il silenzio accrescono l’autonomia e il senso di appartenenza del Bambino.
-Il Gioco
Il gioco è sicuramente la modalità privilegiata con cui il bambino incontra la realtà, la rielabora e se ne appropria. E’ caratterizzato dal fatto che il bambino prende l’iniziativa in prima persona; è vissuto in modo costruttivo e adeguato nel momento in cui avverte che l’adulto ha stima di quello che fa. L’adulto pensa allo spazio e dà un tempo; nel gioco c’è un bambino che sperimenta e un adulto che partecipa osservando, intervenendo, permettendo che qualcosa accada, sostenendo le relazioni, introducendo elementi nuovi e lasciandosi sollecitare, disponibili ad eventuali cambiamenti.
Inclusione scolastica
La nostra Scuola dell’Infanzia conferma la sua missione pedagogica a favore dell’inclusione e personalizza l’offerta formativa secondo quanto espresso dalla normativa vigente.
Sul piano organizzativo la scuola stabilisce rapporti con la famiglia e con le agenzie socio-sanitarie del territorio. Deve rendere flessibili i tempi e gli spazi di lavoro per permettere la diversificazione degli interventi educativi/didattici;
sul piano pedagogico/didattico la scuola stabilisce momenti di collegialità tra famiglia, insegnanti, operatori specializzati, coordinatrice, al fine di:
- osservare il bambino dal punto di vista psico-fisico, cognitivo, relazionale;
- intervenire tempestivamente per diminuire scompensi e favorire recuperi possibili;
- controllare efficacia/efficienza delle modalità operative per progettare e sviluppare ulteriori interventi integrati e individualizzati.
La continuità Scuola dell’Infanzia – Scuola Primaria
Il progetto coinvolge i bambini del gruppo dei cinque anni e le Scuole Primarie della zona. Le insegnanti collaborano con le colleghe di altre realtà per l’organizzazione del materiale e per la giornata dell’Accoglienza che sancirà il primo incontro con la Scuola Primaria. La Coordinatrice Didattica coadiuvata da tutte le insegnanti è poi impegnata nel delicato scambio di consegne al momento del passaggio dei Bambini dalla Scuola dell’Infanzia alla Primaria
Obiettivi di miglioramento
Come scuola ci impegniamo costantemente:
– a strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti
– ad adottare strategie di valutazione coerenti
– a coinvolgere sempre più le famiglie e la comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano le scelte educative dei propri figli
– sviluppare un curricolo attento alla promozione di percorsi formativi per contenuti comuni e facilitati.
– organizzare spazi adeguati in sezione o nelle aree comuni
– adattare i tempi di perseguimento degli obiettivi – acquistare o adattare materiali didattici adeguati.